lunedì 23 febbraio 2015

Rieccomi!

Finalmente sono tornata a casa! Il viaggio in Nepal è stato bellissimo con un rientro devastante, perchè l'aeroporto di Istanbul (dove dovevamo fare scalo per l'Europa) era chiuso per una tempesta di neve e così ci hanno dirottati a Bangkok da cui poi abbiamo preso un volo di 12 ore per Roma!

Ma parliamo degli aspetti positivi di questo viaggio.


Abbiamo visitato diversi posti e diversi siti patrimonio dell'UNESCO (vi metto i link di ogni luogo per chi fosse interessato ad approfondire):
- Durbar Square di Kathmandu
- il villaggio di Kirtipur
- la cittadina di Bungamati
- la meravigliosa Durbar Square di Patan (detta anche Laliptur) e il Tempio d'oro buddista
- il tempio di Dakshinkali (della Dea Khalì) dove abbiamo assistito al sacrificio di vari animali

- abbiamo percorso la Tata Road soffermandoci in alcuni villaggi per attraversare i ponti tibetani
- siamo saliti fin sul villaggio di Bandipur ad ammirare le montagne del Nepal
- abbiamo visitato i negozietti della città di Pokhara
- ci siamo svegliati in piena notte per salire a Sarangkot a vedere l'alba
- siamo andati al Lago Fewa/Phewa ad ammirare le barche e la vegetazione circostante
- siamo andati a Chitwan a visitare la giungla, qui siamo andati in giro a bordo di un carro trainato da buoi per i villaggi della popolazione Tharù, poi siamo andati in canoa sul fiume e fatto una passeggiata nella giungla a bordo di un elefante asiatico, avendo modo di vedere da vicino rinoceronti, cervi di ogni specie, cinghiali, pavoni, coccodrilli...
- infine siamo tornati a Kathmandu e siamo andati a visitare lo stupa di Swayambhunath, detto anche Tempio delle scimmie e lo stupa di Boudhanath nel quartiere tibetano
- una delle esperienze più toccanti e che più ricorderò è stata la visita al Crematorio di Pashupatinath, dove abbiamo assistito alla cremazione di diversi cadaveri sulle rive del fiume sacro Bagmati
- infine abbiamo visitato la cittadina di Bhaktapur, con la sua incantevole Durbar Square che è di certo quella che mi è piaciuta maggiormente, la più particolare e la più pulita di tutte...

Mi sono innamorata dei fiori rossi della pianta di Kapok e del sorriso dei bambini per strada che osservavano i turisti con la speranza che dessero loro qualcosa da mangiare...
E' stato un viaggio pesante dal punto di vista fisico, tanto che sono tornata ammaccatissima e con una brutta influenza che non vuole proprio passarmi, ma porterò sempre nel cuore questi luoghi tanto diversi da noi e ricorderò da oggi in poi ancora più intensamente che sono davvero fortunata ad essere nata in questa parte del mondo e di avere un posto in cui vivere dignitosamente...



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